Descrizione

Partenza da Genova alle 07.30 per Vercelli, città piemontese sulla destra del fiume Sesia, nella fertile sezione orientale piemontese e maggior mercato europeo del riso. Visita guidata della parte più antica, sorta su un luogo fortificato romano, delimitato da viali che corrono sul tracciato delle antiche mura; vi si conservano alcuni notevoli edifici del periodo gotico e medievale come la Basilica di S. Andrea simbolo della città con il suggestivo chiostro, la Piazza Duomo con la Cattedrale e l’animata Piazza Cavour. Al termine della visita si raggiunge la vicina Trino Vercellese per visitare il Principato di Lucedio e l’Abbazia di Lucedio fondata nel 1123 dai monaci Cistercensi che bonificarono il territorio introducendo all’inizio del ’400, primi in Italia, la coltivazione del riso. Col passare del tempo, grazie alla strategica posizione geografica lungo la Via Francigena, ben tre furono i Pontefici che la visitarono. Lucedio fu anche motivo di scontro tra casate dinastiche italiane: passata dai Gonzaga ai Savoia, divenne proprietà di Napoleone all’inizio ’800. Successivamente passò al marchese Giovanni Gozani di San Giorgio, antenato dell’attuale proprietaria, la contessa Rosetta Clara Cavalli. La visita comprende la Sala dei Conversi, la Sala Capitolare, il Chiostro, il Refettorio e la Galleria. Nel punto vendita aziendale è possibile acquistare l’intera gamma delle specialità del Principato di Lucedio: risi classici e particolari, paste di riso, farine, legumi e dolci. Pranzo nel Salone dei Conversi con degustazione di due tipi di risotto, pregiato riso di Lucedio, secondo di carne con contorno di verdure, dessert, bevande. Pomeriggio si raggiunge Fubine nell’alessandrino per visitare gli infernot con riconoscimento Unesco “paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe, Roero e Monferrato”, gli infernot sono vecchie cantine costruite sotto le abitazioni più grandi e lussuose profonde diversi metri e scavate a picconate direttamente in una particolare roccia simile al tufo (la pietra da cantoni presente solo nel basso Monferrato). Negli infernot erano custoditi i vini più pregiati, e anche usati come dispense per conservare cibi. Rientro a Genova in serata.

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